Il Pantheon

« Il più bel resto dell’antichità romana è senza dubbio il Pantheon. Questo tempio ha così poco sofferto, che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i Romani »
Stendhal, Passeggiate romane.

Uno dei monumenti più illustri e meglio conservati della capitale è il Pantheon. Come si desume anche dall’etimologia del nome greco “ tempio di tutti gli dei” il pantheon nacque come altare per le divinità passate presenti e future. Venne costruito nel 27 a.C. da Vipsanio Augusto e ricostruito poi dall’Imperatore Adriano tra il 120 ed il 124 d.C.
Il pantheon fu veramente il tempio di tutte le divinità di Roma, infatti nel VII Secolo d.c venne convertito in basilica cristiana e divenne Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres. Da cui deriva il soprannome che i cittadini romani hanno dato al monumento : Rotonna o Ritonna.
Ciò caratterizza la struttura è l’enorme cupola intradossata che la copre che è ancora una delle cupole più grandi al mondo e, sicuramente, la più grande costruita in calcestruzzo non armato.
Al centro della cupola vi è un foro, detto oculo, che permette l’illuminazione dell’interno dell’edificio.
Attorno a quest’oculo sono diverse voci riguardanti la sua natura. La più suggestiva è nata nel Medioevo e vede questo lucernario come causata dalla fuga del demonio dall’edificio una volta che questo venne ribattezzato in basilica cristiana.
Molto probabilmente però questo foro, oltre che essere l’unica fonte di luce naturale, ha anche valenza astrologica. Infatti il 21 aprile, giorno in cui cadeva un’importante festività romana, la luce del sole, entrando dall’oculo irradia l’ingresso del pantheon.
La monumentalità dell’edificio è sottolineato dalle dimensioni delle pietre di costruzione, infatti il peso di ciascuna arriva fino a 90 tonnellate. Queste lastre di marmo furono fatte arrivare, 2000 anni fa, direttamente dall’Egitto.

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