Le monete spezzate degli innocenti

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Experiencity Category: Esperienze CulturaliExperiencity Tags: Spedale degli Innocenti

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  • In piazza Santissima Annunziata vi è lo Spedale degli Innocenti. Spedale degli innocenti perché fu rifugio dei bambini che qui venivano abbandonati dalle madri.
    Lo spedale venne costruito grazie ad una donazione di un importante mercante di Prato Francesco Datini. È il primo brefotrofio d’Europa. Il brefotrofio si differenzia dall’orfanotrofio per l’età dei bambini abbandonati, il brefotrofio accoglie neonati.
    Neonati che venivano ivi lasciati attraverso una ruota. La madre spesso lasciava degli oggetti per un futuro ricongiungimento con i figli. Molto spesso venivano lasciate medaglie spezzate a metà . Si sperava che i bambini, ormai uomini, avrebbero potuto ricongiungersi con le madri , ricongiungendo la metà della moneta con la sua rispettiva metà, che aveva tenuto la madre.
    La ruota fu in funzione fino al 1875.
    I bambini abbandonatati poi avevano un altro segno di riconoscimento: il nome. Infatti, fino al XIX Secolo, ai bambini abbandonati venivano dati i cognomi Innocenti, Degl’Innocenti o Nocentini.
    Nel ‘900 venne deciso che, ai bambini, sarebbero stati dati nomi di fantasia per non palesarne l’infausta origine.
    Le monete e gli oggetti lasciati ai bambini possono essere ancora visti nel museo inserito nel complesso degli Innocenti.

    Questo elemento è presente anche nelle lingue: Inglese Francese Spagnolo Tedesco Portoghese, Portogallo Russo

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  • 1 Comment on “Le monete spezzate degli innocenti”

    1. Foto del profilo di Alessandro
      Federica User level 3 Advisor0 Experiences | 3 Commenti | 0 Posts
      "Opera di pubblica utilità"

      "Opera di pubblica utilità"
      Una delle opere del Brunelleschi più belle, realizzata nella prima metà del 1400 e abbellita da dieci tondi di terracotta invetriati blu e bianchi realizzati da Andrea della Robbia nella seconda metà del secolo. Questa struttura non solo è un esempio di bellissima architettura rinascimentale, ma per la Firenze di allora rappresentò una valida soluzione al problema del riparo, dell’accudimento e dell’istruzione dei bambini abbandonati.

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