“Amici miei”

Amici miei è un film cult (primo di una trilogia) della commedia italiana, uscito nelle sale il 10 Agosto del 1975. Girato a Firenze, racconta le avventure di quattro amici d’infanzia, sui cinquant’anni, che affrontavano le loro delusioni e amarezze coltivando l’antico gusto Toscano dello scherzo.
Ogni tanto lasciano le rispettive occupazioni/preoccupazioni e si radunano per vagabondare, come dei Peter Pan che non diventeranno mai saggi. Le vicende si snodano attraverso numerosi luoghi del capoluogo Toscano: si vedono a più riprese la sede de La Nazione, il quotidiano di Firenze, il bar dietro Santa Croce l’Australiano, il “Bar Necchi” del film è il vecchio Bar Negroni in via dei Renai (ora chiuso), l’Istituto Salviatino sotto le colline di Fiesole, la stazione di Santa Maria Novella, la chiesa di Santo Spirito, e altri ancora..
La particolarità è che per lo più si tratta di luoghi fuori dal circuito turistico convenzionale, sia nel centro della città che in periferia, ma sono spazi che vivono di vita propria.
Lo spirito di sana incoscienza e apparente spensieratezza che abilmente il maestro Monicelli (regista) riesce a far trasparire dalla pellicola, l’ha reso un prodotto unico nel suo genere, caratterizzato da battute e scketch celebri, utilizzate da ragazzi di tutte le generazioni a Firenze e in tutta Italia, le cosidette “supercazzole”, contribuendo a diffondere la “fiorentinità” lungo tutta la penisola.
Il film, il regista e i suoi protagonisti sono stati inoltre insigniti del David di Donatello, del Nastro d’Argento e del Leone d’oro.
Ne consigliamo vivamente la visione per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la lingua Italiana.
“Io restai a chiedermi se l’imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati; o se lo eravamo tutti e due..” cit. Perozzi riferendosi al figlio

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