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Panpepato e Panforte di Siena
Taste Of The City Category: Taste of the City
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A differenza della maggior parte dei dolci tipici toscani solitamente poveri, il Panpepato, nato nel Medioevo, è un dolce “nobile” grazie alla presenza, appunto del pepe, spezia molto pregiata e costosa, tanto da essere accettato come merce di scambio al posto del denaro. Proprio per questo la sua lavorazione avveniva nei conventi, luoghi dove le spezie arrivavano in gran quantità, così i monaci e le suore le usavano come medicinali per la cura degli ammalati e la parte rimanente, veniva impiegata per la produzione di questo dolce ritenuto benefico; la cottura veniva fatta in forno e poi si rivendevano nelle botteghe, locande e taverne. Secondo una leggenda che viene ancora tramandata, la famosa battaglia di Monteaperti del 1260, che vedeva contro senesi e fiorentini, fu vinta da Siena proprio perché i soldati senesi, a differenza dei nemici, riacquistarono le forse proprio grazie al panpepato famoso per le sue proprietà energetiche, mettendo in fuga il nemico stremato.
L’evoluzione del panpepato si ha nel ‘700 quando prende il nome di Panforte, dove viene eliminato il pepe e vengono inserite spezie e canditi, che danno al dolce un sapore più delicato. È solo alla fine dell’800 però che nasce la versione oggi più diffusa, ovvero il panforte bianco realizzato in occasione della visita della Regina Margherita di Savoia a Siena, dove vennero inseriti dei canditi di colere più chiaro e ricoperto di zucchero a velo, in onore della regina il dolce prese il nome di “panforte Margherita”.Questo elemento è presente anche nelle lingue: Inglese Francese Spagnolo Tedesco Portoghese, Portogallo Russo
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