La Vera Pizza

Pizza. Da New York a Dubai da Disneyland a Ibiza dovunque “ne sono pazzi”.
Per un napoletano “doc” come me, la questione è, però, molto ma molto seria e merita di essere approfondita.
Per il sottoscritto, la vera “pizza” è solo esclusivamente quella napoletana, punto; non la focaccia, non quella schiacciata, tantomeno quella di “Pizza Hut”, ancor meno quella surgelata, tutti surrogati che non vanno neanche accostati alla “regina”, cioè la Pizza Napoletana, ed in particolare la Margherita, sua indiscussa “capostipite”.
Sono talmente drastico in questo senso che, quando sono fuori dalla mia città, mi rifiuto di mangiare la pizza a meno di non trovarmi in una vera pizzeria gestita da napoletani.
Detto questo, definito, cioè, l’ambito in cui muoversi, entriamo nel “soggettivo”: c’è chi – come me – preferisce quella sottile chi invece quella un po’ più gonfia, chi la preferisce con la mozzarella (e anche con la variante di lusso, la “mozzarella di bufala”) chi con la provola, chi la preferisce un po’ bruciata e chi no tutte teorie individuali.
Fare la pizza è diventata quasi un’arte; questo da una parte ha alzato il livello medio di tutte le pizzerie dall’altra ha portato al boom di tutta una serie di pizze con condimenti, accostamenti un tempo inconcepibili, come per esempio la pizza con il pesce o addirittura la pizza con la carne. Follia. Personalmente in 9 casi su 10 prendo la margherita.
Comunque, mi sento di dare un solo consiglio, o meglio un solo parametro per giudicare una pizza: la leggerezza. Se dopo averla mangiata non ci si sente “appesantiti” ma addirittura se ne mangerebbe un’altra, allora si è di fronte ad una pizza Top.
Buona pizza a tutti!