Mostre a Palazzo Strozzi

Palazzo Strozzi è uno dei punti fondamentali durante una visita nella città di Firenze. Esempio per eccellenza dello stile rinascimentale, Palazzo Strozzi è nato a fine 1400 ma è stato perfezionato e ingrandito fino al 1800.

Palazzo Strozzi si trova in zona centrale ed è facilmente raggiungibile anche dalla Stazione Santa Maria Novella.

Oltre ad una mostra permanente dedicata al Palazzo e alla storia della famiglia Strozzi, il Palazzo è famoso per essere la sede di prestigiose mostre temporanee fin dal secondo dopoguerra.

Le mostre organizzate dalla Fondazione sono ospitate nel Piano Nobile e nella Strozzina, cioè gli ambienti sotto il cortile. Nel bellissimo cortile rinascimentale invece vengono organizzati concerti, performance, installazioni di arte contemporanea, spettacoli teatrali e molto altro. Il cortile può essere visitato ogni giorno fino alle 00:30 (il lunedì fino alle 20) e all’interno ci si può rilassare bevendo un caffè o mangiando al Caffè e ristorante presente.

Al momento (23 settembre 2016 – 22 gennaio 2017) Palazzo Strozzi ospita la prima grande retrospettiva italiana del più famoso artista contemporaneo cinese: Ai Weiwei.

Dissidente, dissacrante, irriverente ironico. Ai Weiwei è tutto questo.

La Cina è il rapporto ambivalente con la sua madre patria sono il soggetto principale delle opere di Ai Weiwei. L’amore per la sua gente, il forte senso di appartenenza che sfocia nella voglia di migliorare il paese e di conseguenza di ribellarsi alla sua natura liberticida e oppressiva.

Una mostra dal forte valore politico che si manifesta già sulla facciata di Palazzo Strozzi con l’installazione tanto discussa dal titolo “Reframe”: 22 gommoni fissati alle finestre del palazzo che vogliono portare l’attenzione sul dramma dell’immigrazione.

I punti di forza di Ai Weiwei sono la denuncia contro l’oppressione, contro la censura largamente utilizzata in Cina, la lotta per la libertà d’espressione in ogni sua forma e che lui in primis ha visto essere calpestata quando per le sue attività e opinioni è stata imprigionato nel 2011. Ruolo di primaria importanza per la lotta a favore delle libertà per Ai Weiwei sono stati i social media, in particolare di Twitter.

Nella carta da parati dal titolo “The animal that looks like an Llama but is actually an Alpaca” il simbolo di Twitter si intreccia con telecamere di sorveglianza, catene e manette e appunto un Alpaca. Il titolo allude proprio al gergo usato in Cina per evitare la censura su Internet.

Nella sala “Reinassance” Ai Weiwei ha rappresentato con i LEGO quattro dissidente politici fiorentini: Dante, Savonarola, Galilei e Filippo Strozzi.

Altro argomento fondamentale nel racconti di Ai Weiwei è il rapporto tra tradizione e modernità. L’opera più famosa legata a questo concetto è sicuramente la performance del 1995 “Dropping a Han Dinasty Urn” qui riproposta in 3 istantanee in versione LEGO. Nella famosa performance l’artista lascia cadere e distruggersi in mille pezzi un antico e prezioso vaso. Un gesto che vuole simboleggiare la distruzione dell’eredità storica cinese portata avanti dal governo con la Rivoluzione Culturale.

Simbolo però per eccellenza di tutta la mostra è la serie di fotografie “Study of perspective”: 40 fotografie che ritraggono il dito medio dell’artista alzato di fronte ad altrettanti simboli del potere in tutto il mondo. Proprio in occasione della mostra è stata realizzata una fotografia anche davanti a Palazzo Vecchio. La capacità di mettere in discussione il proprio atteggiamento nei confronti dei governi e delle istituzioni è ciò che l’artista vuole smuovere dentro chi osserva queste foto.