“La Fiorentina”

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Curiocities Category: Culturale

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  • Per conoscere e scavare a fondo dell’animo burbero e polemico dei Fiorentini, non si può fare a meno di aver appreso qualche nozione sulla Fiorentina, la squadra di calcio della città. Da sempre divisi su tutto, l’unica cosa che negli anni ha sempre messo i Fiorentini d’accordo, è la passione sconfinata per la Fiorentina. Più che in ogni altra città o luogo nel mondo, a Firenze è tangibile il legame fra la città e la squadra che la rappresenta, fra i calciatori in maglia viola e quel giglio rosso all’altezza del cuore: Firenze è la Fiorentina, la Fiorentina è Firenze.
    Il 29 agosto 1926 nasce l’Associazione Calcio Fiorentina, voluta dal marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, Federale di Firenze, e procurata attraverso la fusione tra le sezioni calcio del Club Sportivo Firenze e della Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas, le più importanti società sportive fiorentine dell’epoca.
    Da quel giorno inizia una storia fatta di gioie e sconfitte, ma soprattutto di passione e partecipazione. Infatti il giorno della partita per il tifoso Fiorentino è sacro: si va allo stadio Comunale Artemio Franchi, situato nella bella zona di Campo di Marte ai piedi delle colline di Fiesole.
    Curioso raccontare il perchè per il quale colore sociale della squadra gigliata è il viola, una scelta cromatica più unica che rara fra le società professionistiche. Eppure la prima divisa da giuoco, era composta di una metà bianca e di una rossa, riprendendo i colori della città. Questo per le prime due stagioni fino al 1929/30 quando esordì la casacca viola. La credenza popolare più diffusa vuole il viola quale risultato di un errato lavaggio delle maglie bianco-rosse.
    E’ evidente, però, che l’effetto di un lavaggio sbagliato di indumenti bianchi e rossi, avrebbe determinato un rosa tiepido e non un viola acceso. Inoltre la dirigenza del periodo (guidata dal Marchese Luigi Ridolfi, mecenate dello sport fiorentino), è giudicata troppo attenta alla tradizione ed alla cultura della città per permettere che il colore della squadra cittadina fosse suggerito da un erroneo candeggio.
    Fu proprio il Marchese Luigi Ridolfi, uomo creativo e concreto, che dopo attente riflessioni e ricerche decise di proporre alla città il colore viola per le maglie della Fiorentina. Un colore non solo innovativo, ma con svariati significati: è associato a effetti magici, era sinonimo di abbondanza nella cultura greco-romana, era il colore degli imperatori, e soprattutto è legato al simbolo di Firenze, il giglio, che trarrebbe origine dal giaggiolo, fiore nobile, dal colore viola e detto anche iris fiorentina.
    Fra tutte le vicende sportive che non è nostro compito analizzare, ci limitiamo a citare, solo per dovere di cronaca, alcuni dei grandi campioni che hanno segnato la storia della Fiorentina, e dello sport in generale, con le loro gesta:
    Francesco Rosetta (1948-1957), difensore e storico capitano della squadra che vinse il primo Scudetto;
    Julinho (1955-1958), al suo nome è legato indissolubilmente il primo scudetto della Fiorentina; primo brasiliano della storia a vestire la maglia viola e probabilmente il più forte di sempre, letteralmente imprendibile sulla fascia;
    Miguel Montuori (1955-1961), attaccante argentino dalle doti eccezionali; contribuì alla vittoria del primo scudetto; indossò anche la maglia della Nazionale Italiana ed è stato il primo e unico oriundo a indossarne la fascia di capitano;
    Kurt Hamrin (1958-1967), svedese detto “Uccellino”, giocatore ad aver realizzato più gol, fra tutte le competizioni, in maglia viola (208 gol); trascina la Fiorentina al successo in competizioni come la Coppa Italia (1961 e 1966) e la Coppa delle Coppe;
    Giancarlo De Sisti (1965-1974), centrocampista e capitano della squadra che vinse il secondo Scudetto; campione d’Europa con la Nazionale Italiana nel 1968;
    Giancarlo Antognoni (1972-1987), eterna bandiera e capitano fra gli anni ’70/’80; giocatore in assoluto con più presenze della storia della Fiorentina, sua unica squadra professionistica in Italia; Campione del mondo con la Nazionale Italiana di calcio nel 1982;
    Roberto Baggio (1985-1990), il “Divin Codino”, riconosciuto da molti come il calciatore più forte di sempre; arriva a Firenze come l’erede del Capitano storico Giancarlo Antognoni; a Firenze non vincerà nulla, ma si creò un rapporto speciale con la città che si rivoltò dopo la sua cessione agli acerrimi rivali della Juventus; Pallone d’oro nel 1993;
    Gabriel Omar Batistuta (1991-2000), o per meglio dire “Il Re Leone”, uno dei giocatori più forti della storia di questo sport; capitano e trascinatore della squadra gigliata negli anni ’90; miglior marcatore in Serie A con la maglia viola (151 gol); a pari merito con Messi come miglior realizzatore della nazionale Argentina (54 gol); detiene il record in Serie A, imbattuto dal 1994, di giornate consecutive a segno (11); con la Fiorentina ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana; con la Nazionale Albiceleste 2 Coppa America e 1 Confederations Cup;
    Manuel Rui Costa (1994-2001), “O Maestro”, riconosciuto fra i trequartisti più forti di sempre; a Firenze vince 2 Coppe Italia e la Supercoppa Italiana; l’incasso derivato dalla sua cessione all’AC Milan è ancora oggi il più alto della storia gigliata e uno dei più alti di sempre (43 milioni di euro); Campione del Mondo Under-20 con il Portogallo;
    Giuliano Sarti (1954-1963), Enrico Albertosi (1958-1968), Giovanni Galli (1977-1986), Francesco Toldo (1993-2001): ovvero i fantastici quattro; i quattro portieri più forti della storia gigliata e non solo, che attraverso 4 decenni hanno difeso la porta della Fiorentina e della Nazionale di calcio italiana.

    Concludiamo il breve excoursus sull’AC Fiorentina con un’immagine che ci riconcilia con quello che è uno dei nostri terreni più fertili: l’arte. L’immagine proposta di seguito non è un’opera d’arte vera e propria, è la sintesi dell’amore, del senso di appartenenza e della creatività di un popolo così attaccato ai propri colori. E’ il 6 Aprile 1991, quando la Curva Fiesole, il cuore caldo del tifo gigliato, in occasione della partita più sentita contro i rivali storici della Juventus, realizza, con cartoncini bianchi e viola, lo skyline della città di Firenze. La coreografia entra di diritto nella storia di Firenze ed è ancora oggi ricordata come una delle più belle coreografie mai viste in uno stadio di calcio.
    E sì, il filo conduttore con l’arte è proprio questo: suscitare emozioni.

    Questo elemento è presente anche nelle lingue: Inglese Francese Spagnolo Tedesco Portoghese, Portogallo Russo

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