Mercato Centrale

Visto il consistente aumento demografico di fine ‘800 e la distruzione del Mercato Vecchio per far spazio a Piazza della Repubblica, ci fu bisogno di altri mercato, oltre a quello della Loggia del Porcellino. Venne così deciso che si sarebbero costruiti tre nuovi mercati coperti : San Lorenzo , Sant’Ambrogio e San Frediano mai costruito).
Per la costruzione del Mercato Centrale fu necessario liberare ampi isolati affinché si aprisse un ampia piazza per costruire il nuovo Mercato Centrale.
I lavori furono assegnati all’architetto Giuseppe Mengoni ( 1870-1874) che aveva costruito la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Per la nuova opera si ispiro alla città che più di tutti era un modello architettonico per quel periodo : Parigi. Più precisamente si ispiro alle Halles.
Il risultato è sotto tutti gli occhi di tutti, una costruzione che nonostante i diversi materiali utilizzati mantiene un’omogeneità architettonica.
Il punto di forza dell’edificio è la luminosità. Data dagli ampi finestroni, che lo fanno risultare come una novella Notre-Dame del gusto.
Ora il primo piano del mercato centrale, prima adibito, a mercato ortofrutticolo, è il posto migliore do ve poter assaggiare prelibatezze da tutta Italia.

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