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Livorno città di mare, città libera
Experiencity Category: Esperienze Culturali
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Livorno, porto creato pressoché dal nulla, ricevette,sotto il governo mediceo, alla fine del XVI Secolo, un enorme impulso. Infatti i Medici concedettero alla città lo status di “porto franco” per favorirne l’attività commerciale.
In più, per popolare la città, vennero emanate le “Leggi livornine” ( 1591-1593) che facevano di Livorno una città libera e un rifugio per quegli ebrei sefarditi che avevano abbandonato la penisola iberica.
Infatti nel 1492 in Spagna e nel 1496 in Portogallo vennero fatte delle leggi antisemite che obbligavano gli ebrei a convertirsi o ad abbandonare il regno.
Coloro che si convertirono, detti Marranos, venero comunque inquisiti e perseguitati dalla Santa Inquisizione alla stregua di eretici.
La città di Livorno ove,come disse Gabriele Bedarida, “v’era garanzia per i marrani (o cripto-giudei) di praticare liberamente l’Ebraismo senza venir inquietati dall’inquisizione; v’era libertà di studiare e conseguire titoli accademici, di possedere beni immobili, di risiedere in quartiere aperto “ fu un paradiso in terra per questi perseguitati.
Gli ebrei che giunsero a Livorno furono soprattutto commercianti e costituirono un operosa comunità ebraica di lingua portoghese e spagnola.
Livorno fu l’unica città in Italia ove non vi era un ghetto , ove gli ebrei erano liberi sudditi ala stregua dei loro concittadini cristiani.
La comunità ebraica di Livorno fu tra le più importanti d’Italia con celebri rappresentati tra cui Amedeo Modigliani.
La città giovò di questo divenendo uno dei porti principali del Mediterraneo. L’importanza di Livorno era data, nel XIX Secolo, dalla presenza dalle numerose rappresentanze diplomatiche in città. Infatti Stati Uniti, Austria Gran Bretagna, Prussia, Svezia e Olanda costì avevano le proprie rappresentanze.Questo elemento è presente anche nelle lingue: Inglese Francese Spagnolo Tedesco Portoghese, Portogallo Russo
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