Carnevale di Viareggio

Non avrà il samba né il clima estivo del Carnevale di Rio De Janeiro ma in quanto a colori, musiche e risonanza , il carnevale di Viareggio non ha nulla da invidiare a suo fratello maggiore.
Ogni martedì grasso migliaia di persone da tutto il mondo si assiepa ai bordi
della Passeggiata a mare per vedere le mirabili creazioni dei mastri carrai.
Tutto ebbe inizio un martedì grasso del 1873 quando i rampolli delle famiglie della Viareggio
bene ,che allora si ritrovavano al caffè del Casinò, decisero di festeggiare il carnevale con una sfilata con le carrozze addobbate a festa sulla Via Regia.
Con gli anni poi il carnevale si trasferirà sulla Passeggiate a mare.
Il 1921 segnerà poi la svolta, Nasce l’inno ufficiale “Coppa di Champagne” che ancora oggi accompagna la manifestazione e la musica fece il suo ingresso “in scena”. In più la stessa iniziò a promuoversi attraverso la rivista ufficiale “Viareggio in maschera”.
Nel ’25 venne creato il primo carro di cartapesta, materiale molto più leggero e modellabile rispetto al legno, la scagliola e lo iuta usati per i primi carri.
Siamo nel 1930 quando nasce la mascotte della Kermesse. Dalla fantasia di Uberto Bonetti, pittore futurista, nacque Burlamacco. Un nuovo protagonista nell’empireo delle maschere italiane.
Con Burlamacco l’artista volle rappresentare le due anime della città: l’estate con il bianco-rosso degli ombrelloni ed il carnevale.
Il Carnevale ottiene la consacrazione, grazie a “mamma RAI” che nel 54 gli dedica una diretta televisiva. Nel 2001 viene creata la Cittadella del Carnevale, complesso architettonico che, come il suo cugino “ il Sambodromo” accoglie la sfilata.

Il carnevale di Viareggio non è solo una manifestazione frivola, ma è una vera e propria cartina tornasole della società e della situazione politica italiana. Ormai l’offesa per un politico è l’assenza non la presenza della propria caricatura sui carri..

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