PALAZZO TE, UNO DEI GIOIELLI MANTOVANI

  • P1070033_Fotor-4P1070033_Fotor-4
  • P1060999_Fotor-5P1060999_Fotor-5
  • P1060992_Fotor-4P1060992_Fotor-4
  • P1070018_Fotor-4P1070018_Fotor-4

Attractions Category: AttrazioniAttractions Tags: Giulio Romano, Mantova e Palazzo Te

Description
Description
Photo
Get Directions
Commenti
Related Experiences
  • Mantova, cittadina lombarda che si è aggiudicata il titolo di Capitale della Cultura 2016, ospita una serie di gioielli architettonici e opere d’arte d’inestimabile valore. Uno di questi è Palazzo Te che trae il nome dall’isola Tejeto su cui venne edificato a cavallo tra gli anni Venti e gli anni Trenta del XVI secolo. All’epoca Mantova era divisa dal Canale Rio in due grandi isole circondate da laghi e Tejeto, una sorta di piccolo atollo distaccato, era una zona paludosa che Francesco II Gonzaga fece bonificare trasformandola in una scuderia per i suoi pregiati cavalli

    Nel 1524 Federico II Gonzaga, figlio di Francesco II, incontrò Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello, e gli commissionò la costruzione di Palazzo Te, una residenza esterna alle mura cittadine in cui trovare ristoro intellettuale e fisico con le amanti clandestine, prima tra tutte la nobildonna mantovana Isabella Boschetti.

    Sobrio ed elegante, Palazzo Te è un edificio basso a pianta quadrata con annesso un ampio cortile interno. Giulio Romano diede il meglio di sé nella costruzione del palazzo sia dal punto di vista architettonico che delle decorazioni ad affresco dei saloni ritenute il manifesto programmatico della pittura manierista in Italia e in Europa. Le camere dell’edificio sono di una bellezza disarmante. La Camera di Amore e Psiche e la Sala dei Giganti, in particolare, sono dei veri e propri capolavori.

    La prima è la più sontuosa nonché la più rappresentativa della funzione a cui era adibita: un ciclo pittorico su volta e lunette ritrae 22 passi del racconto di Amore e Psiche della Metamorfosi di Apuleio e sulle pareti sono rappresentati altri miti di amori difficili che hanno come protagonisti uomini e dei.

    La seconda è forse il fiore all’occhiello di Palazzo Te. Un unico affresco, La caduta dei Giganti, ricopre la sala dalle pareti al soffitto e narra la lotta contro Giove per l’ascesa all’Olimpo. Una sperimentazione pittorica di Giulio Romano che fa sparire pareti, angoli e soffitti riempiendoli di gambe tornite, corpi possenti e scene dinamiche che trascendono gli spazi architettonici e catapultano il visitatore nel mito facendolo sentire piccino al cospetto dello spettacolo divino.

    Palazzo Te non è solo una delle massime realizzazioni dell’architettura cinquecentesca ma anche uno dei capolavori pittorici dell’epoca. Un gioiello da scoprire, preferibilmente, in compagnia di una guida che sappia condurvi nei meandri della storia e della cultura italiana dell’epoca.

  • No Records Found

    Sorry, no record were found. Please adjust your search criteria and try again.

    Google Map Not Loaded

    Sorry, unable to load Google Maps API.

  • 2 Commenti on “PALAZZO TE, UNO DEI GIOIELLI MANTOVANI”

    1. Foto del profilo di DianaLaGlobetrotter
      DianaLaGlobetrotter Post authorUser level 3 Advisor2 Experiences | 1 Comment | 0 Posts

      Da non perdere...
      Ciao Federica, scusa per il ritardo nella risposta! Si, in effetti è un capolavoro di cui disconoscevo l’esistenza fino a un paio di mesi fa e merita assolutamente una visita! Mantova è tutta bella e Palazzo Te è la sua punta di diamante.

    Lascia una recensione

    Registrati o effettua il login con Facebook o Gplus: (Proseguendo, accettate i nostriTermini e Condizioni e l'Informativa sulla Privacy.)