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Campo italiano dopo la battaglia di Magenta
Artwork Category: Artwork
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Dipinto olio su tela ( 232 x 384 cm), eseguito intorno al 1862 e conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
Il livornese Giovanni Fattori ( 1826 – 1895) fu senza dubbio il maggiore artista italiano del sec. XIX e l’esponente di maggiore spicco del movimento d’avanguardia dei Macchiaioli toscani.
A Firenze frequentò l’Accademia delle Belle Arti dove si formò artisticamente sotto la scuola di Giuseppe Bezzuoli, in un ambiente culturalmente legato alla visitazione del passato, al ritorno ai primitivi del trecento e del quattrocento italiano. Intorno alla metà del sec. XIX tra gli artisti toscani si andava formando un rinnovamento stilistico e culturale in netta contrapposizione alla pittura ufficiale del tempo improntata al gusto romantico e al soggetto storico.
Giovanni Fattori, aderì al movimento della “Macchia” in età artisticamente matura, grazie alle sue frequentazioni del Caffè Michelangelo in via Larga a Firenze, non senza qualche titubanza, ma decisiva fu la sua esperienza pittorica sul tema risorgimentale, ancora viva e recente nella memoria del maestro ad agevolarne il passaggio, ricordiamo le altre opere di analogo tema, quali : la Pattuglia, I soldati francesi del ’59, Il Gruppo dei Lancieri, l’Ultimo Assalto alla Madonna della Scoperta (1868).
In queste opere seppure stilisticamente non aderenti in pieno al nuovo corso dei macchiaioli, Fattori sviluppa , rispetto alla tradizione, un modo totalmente differente di interpretare gli episodi storici, come emerge nella Battaglia di Magenta; l’episodio viene colto fuori dall’ufficialità per diventare un fatto realistico e portato avanti con una tecnica pittorica semplificata, aderente al vero, ma che conserva una sua salda struttura con il disegno.
Per il concorso indetto da Bettino Ricasoli per quattro battaglie rievocative del Risorgimento, vinto dal Fattori con la Battaglia di Magenta, il maestro si recò direttamente sui luoghi per cogliere in pieno le senzazioni ancora fresche dell’avvenimento. Nel dipinto concentra la sua attenzione, fatto quasi sempre trascurato nelle rievocazioni delle battaglie, sull’umanità e l’abnegazione che viene dai soggetti umili che non partecipano direttamente alla guerra, come il caso del servizio di soccorso delle suore intente a raccogliere sul carro i soldati feriti e prestare loro le proprie cure.
Non si può trascurare il fatto che lo stesso Fattori racconta nelle sue memorie che le rievocazioni storiche risorgimentali affrontate in questo periodo hanno proprio il significato di offrire un gesto di ringraziamento a quei tanti giovani soldati e non soldati che dettero la loro vita per un ideale di libertà. -
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