Castelli e borghi della Romagna

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Spirit Of Travel Category: CountrysideSpirit Of Travel Tags: castelli, itinerariromagna e romagna

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  • Molte volte si pensa alla Romagna esclusivamente come patria del divertimento e luogo di villeggiatura. Le sue lunghe spiagge e gli stabilimenti balneari, oggi in grado di soddisfare le esigenze anche del cliente più capriccioso, sono da sempre protagoniste indiscusse.
    Ma esiste anche un altro tipo di Romagna, più preziosa, più nascosta, più emozionante. E’ quella degli antichi castelli e delle loro leggende, quella delle cruenti lotte di potere fra famiglie potenti, quella della tradizione e folclore.
    Scopriamola insieme percorrendo un itinerario che ci farà entrare nel suo cuore e carpirne i suoi segreti.
    Cominciamo la visita da Sant’Arcangelo di Romagna. Il suo borgo storico è molto affascinante e ben conservato, con la Rocca Malatestiana che lo domina. Risale al XV secolo ed è stato voluta da Sigismondo Malatesta.
    Non tutti sanno però che Sant’Arcangelo sorge su di un colle tufaceo (Colle Giove) dove sono presenti molte grotte, per la precisione ipogei, in quanto opera dell’uomo. Sono almeno un centinaio e non si conosce con precisione la loro origine. Sembra che servissero come deposito alimentare, ma potrebbero anche essere state adibite a luogo di sepoltura o di preghiera. Si strutturano su tre piani. Durante la seconda guerra mondiale furono un importante rifugio per la gente del posto. Attualmente è possibile visitarli tramite visita guidata in orari prestabiliti e presenti sul sito dello IAT di Sant’Arcangelo: http://www.iatsantarcangelo.com/content.asp?id_txt=il-mistero-delle-grotte
    Seconda tappa del nostro percorso è il Castello di Montebello di Torriana. La sua storia comincia nel XII, passando tra le mani di vari proprietari tra cui i Malatesta (qui in Romagna presenti ovunque), lo Stato Pontificio ed infine i Conti Guidi di Bagno, attuali proprietari. Dopo la ristrutturazione del 1989, il maniero fu aperto al pubblico e tutt’ora è visitabile.
    Oltre ad essere Patrimonio Nazionale, il castello di Montebello è tristemente noto per la leggenda di Azzurrina.
    Era il 21 giugno del 1375 quando questa bambina scomparì misteriosamente nel nevaio della fortezza. Le prime notizie scritte in merito alla vicenda risalgono al XVII secolo, per mano di un parroco. Sembra che la bambina fosse albina, da qui il nome, probabilmente legato ai riflessi dei capelli chiarissimi. Non è da escludere che l’accaduto non sia stato un incidente. All’epoca il diverso faceva paura e spesso additato dalla Chiesa. E qui comincia la leggenda: da quel giorno, si
    dice che il suo fantasma vaghi nel castello e si faccia sentire proprio nella prima notte d’estate. Se deciderete di visitare il maniero, a fine visita vi faranno ascoltare un nastro che riporta suoni e presunte voci di Azzurrina. Che ognuno in cuor suo decida se credere o meno alla sua presenza.
    E’ possibile vedere il castello con visite guidate. I fine settimana d’estate e tutti i sabati anche d’inverno è possibile effettuare la visita notturna….consigliato solo a veri cuori impavidi!
    Continuiamo il nostro tour ed andiamo alla scoperta del bel paese di Sant’Agata Feltria. Ci troviamo sempre in Valmarecchia. Si trova arroccato e la vista d’insieme mentre lo si raggiunge è d’effetto. La località è molto famosa per la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, essendo la zona ricca di questo tubero così pregiato. Si tiene ogni domenica per tutto il mese di ottobre di ogni anno.
    Per gli amanti di storia e cultura, il paese presenta alcuni edifici storici di una certa importanza, tra cui spicca Rocca Fregoso, simbolo della città. Nata come edificio difensivo oggi ospita il Museo della Fiaba, infatti è chiamata anche Rocca delle Fiabe. Adatto soprattutto a bimbi dai 3 agli 8 anni, questo percorso porta i visitatori a conoscenza di favole italiane ed europee, ed anche dei suoi
    personaggi. Questo modo particolare di approcciarsi al mondo delle fiabe incuriosisce anche noi adulti, dandoci l’opportunità di condividere con i nostri figli qualcosa che probabilmente avevamo dimenticato.
    Ad una manciata di km di distanza vi segnalo il piccolo borgo di Petrella Guidi. Farete un tuffo nel passato perchè qui il tempo sembra essersi fermato.
    Il castello duecentesco domina l’abitato, costituito da case in sasso molto alte, il tutto protetto da cinta muraria.
    Interessanti sono gli eventi e le manifestazioni che si tengono in questo paese principalmente durante la stagione estiva. Degna di nota è ‘El temp ad prima’, rievocazione del periodo medievale, con tanto di menestrelli e giullari in costume.
    Lasciato Petrella Guidi è la volta di conoscere San Leo.
    Questo paese è molto famoso, principalmente per la stupenda rocca, dove fu imprigionato il noto alchimista Giuseppe Balsamo, in arte Conte di Cagliostro.
    Passò nel ‘pozzetto’ gli ultimi 4 anni della sua vita, spesa in giro per l’Europa a spacciarsi medico, quando probabilmente era solo un ciarlatano che sapeva vendersi bene.
    La Chiesa lo condannò anche per il suo legame con l’occulto, tanto che in punto di morte non ricevette nemmeno la benedizione.
    A prescindere dal Cagliostro e le sue vicissitudini, la fortezza di San Leo è un must per chi visita questa parte di Romagna. Arroccata su uno sperone roccioso, quasi inespugnabile, fu a lungo contesa dalla casata dei Montefeltro e lo Stato Pontificio, ospitando nei secoli, prima di divenir prigione, personaggi come Dante e S. Francesco d’Assisi.
    Avvicinandoci al mare, ma rimanendo sempre sulle colline romagnole, vi consiglio una sosta a Mondaino. Come Sant’Agata Feltria, questo paese è famoso per la sagra del tartufo, che si tiene ogni anno tra metà e fine novembre. Questo importante evento (Fossa Tartufo e Venere), mette in risalto le prelibatezze del territorio che, oltre al tartufo, offre miele, vino ed il pregiato formaggio di Fossa.
    Ma non trascurate la visita al paese ed al suo castello malatestiano che pare nasconda un mistero, relativo alla scomparsa del poeta Giovanni Muzzarelli. Assassinato nel XVI secolo sembra che, agonizzante, abbia giurato vendetta e dal quel momento il suo spirito vaghi tra le mura del maniero…sarà vero?
    Penultima tappa del nostro percorso è il borgo e castello di Gradara, quest’ultimo famoso per essere stato teatro della storia d’amore tra Paolo e Francesca. Cognati, in quanto lei era moglie del fratello di lui, pare abbiano incontrato un amore travolgente leggendo le vicende di Ginevra e Lancillotto. Furono scoperti ed uccisi dal marito stesso.
    Non si è comunque sicuri che il fatto sia successo qui. Anche Verucchio ne rivendica la paternità.
    Citata anche da Dante nella Divina Commedia, potrebbe essere proprio la Rocca Malatestiana di questo paese, adagiato nell’entroterra riminese, la sede dell’inizio della storia dei due sventurati.
    Il nostro percorso termina qui. E’ stato un viaggio entusiasmante e stupefacente, alla scoperta di una Romagna diversa, insolita e sconosciuta. Un viaggio nella storia e nel mistero che avvolge ancora molti luoghi di questa terra così ricca di tradizioni, usi e costumi, dove la gente ha quel qualcosa in più che ti permette di sentirti davvero a casa.

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